E poi arriva quel maledetto giorno...

E poi arriva quel maledetto giorno,
in cui ti trovi faccia a faccia con il tuo cuore
e finalmente hai il coraggio di chiedergli spudoratamente: dove cazzo mi hai portato?
Ma soprattutto dove pensi di portarmi?
Nessuna risposta.
Un silenzio eloquente che ti fa comprendere
la vastità del nulla assoluto. 
Del silenzio incompreso. 
Ed è proprio in quel preciso istante
che hai l'illuminazione assoluta.
Quel momento in cui tutta la confusione svanisce
e percepisci con pragmatica certezza
che è arrivato il momento di chiudere quel libro galeotto.
È quell'attimo in cui speranze, aspettative ed illusioni svaniscono... magicamente.
Ti pervade la consapevolezza, atroce e mistica al tempo stesso.
Ti svegli improvvisamente e gli dici: dove vorresti portarmi o meglio... dove non mi stai portando!
Inizi a ragionare sul tuo percorso fatto
e realizzi che hai ancora molta strada da poter fare.
E ti domandi: come la voglio fare?
La risposta è soltanto una: a modo mio,
nel modo che mi faccia sentire bene,
e per fare questo... 
per quanto ciò farà sanguinare la mia anima, 
al prossimo bivio dovrò cambiare il mio percorso! 

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