...in modo diverso

Non ho mai voluto essere un problema per te, 
tantomeno un impegno o un fastidio. 
Un pensiero... sì, almeno quello avrei voluto esserlo, 
ma bello, positivo, spensierato, piacevole... non molesto o seccante. 
Ma in fondo non ho proprio alba di cosa io sia per te. Indubbiamente devo essermi fatta troppe seghe mentali, e devo aver interpretato molto male qualsiasi segnale, parola, sguardo... 
Non te ne faccio alcuna colpa. Sono serena che è soltanto una questione mia, a senso unico ed a questo non c'è rimedio, solo accettazione. 
Ognuno ha una sua lista di priorità, evidentemente io nella tua non risulto fra i primi cento punti, mentre tu per me sei nei primi 5. È matematica, statistica, un calcolo di probabilità, nulla di più in fondo, no? O forse in questa funzione semplicemente il limite per x (volontà) è tendente a 0... o meno 0?
Non rimpiango un solo secondo di ciò che ho fatto in funzione tua, di ciò che ti ho detto o dei miei sentimenti che provo... tuttora immutati. Anzi, rimane tutto intatto, in stand by, in perenne attesa, senza alcuna pretesa. 
Ma in modo diverso. 

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